Restauro ed Ampliamento di un Casale
a Castelnuovo di Farfa





L’EDIFICIO ESISTENTE
L'intervento si opera su un casale diroccato posto alle pendici del rilievo collinare occupato in sommità dalla Cittadina di Castelnuovo di Farfa.
La tipologia consiste di un unico vano strutturale di dimensioni esterne 8,10 per 7,70 coperto con solaio ligneo di cui si conservano tracce degli incassi a muro delle travi, parallele alle curve di livello. Data la vicinanza, e l'imponenza, degli appoggi si eslcude vi fosse una orditura secondaria. Lo stesso vano è ripetuto al piano superiore, completamente fuori terra con spessori murari più esigui, da quel che se ne deduce dai lacerti di muratura, e sicuramento coperto a tetto inclinato.
A questo piano doveva forse apparire più d'una divisione, leggera, dell'ampio spazio per la quale si giustificano ulteriormente le grandi travi del solaio.

Quattro Poveri Sassi

Data l'eccezionalità delle dimensioni della camera strutturale, si presume che fosse utilizzato come opificio, mulino o frantoio. La sua dislocazione nei pressi di una sorgente, pur se esigua, rafforza tale ipotesi ma ne indica le problematicità.L'edificazione sull'instabile lente d'argilla lo ha sottoposto a continui movimenti fondali..
Larghe fessure in prossimità dgli incastro d'angolo del muro a valle raccontano di un cedimento dovuto al mutamento del regime idrico che ha ridotto il volume della zolla d'argilla su cui poggia. Ritiro non avvenuto per le altre murature a monte che, evidentemente, poggiano su strati più consistenti. Pur tuttavia costituisce, per i regolamenti comunali, una volumetria residenziale abitativa e può essere riattato e financo ampliato per una modesta quantità.
Planimetria Generale:il progetto

Il progetto prevede quindi la ricostruzione di quanto esistente ed un piccolo ampliamento cui sono connessi accessori per il fondo quali magazzini portici et coetera. la volontà di preservare e mantenere l'aspetto di edilizia rurale tradizionale di quanto giunto fin qui conduce a restaurare il vecchio edificio per quanto è possibile e costruire ex novo, in posizione adiacente l'ampliamento concesso.


RESTAURO ED INTEGRAZIONE
E' prevista la rimozione dei filari più alti e più degradati ed il consolidamento delle murature in pietrame ( previa sabbiatura e pulizia accuratissima delle superfici ) nonchè, ove occorresse, mediante iniezioni di malta liquida di calce idraulica naturale , la stuccatura, a rientrare (allo scopo di manterene la faccia a vista sia interna che esterna) dei giunti, la chiusura delle lesioni con muratura di mattoni di recupero. Per ridurre l'ampiezza della camera strutturale andrà realizzato un muro portante, con relativa fondazione, da monte a valle ben collegato a quelli esistenti. Lo spessore, i materiali e le tecniche saranno analoghe. Saranno necessarie opere di sottofondazione dell'esistente con materiali idonei e compatibili ( malta di calce idraulica naturale e pietrame ) . Le nuove aperture previste andranno eseguite a cuci e scuci con piattabande centinate di mattoni di recupero e spallette in pietra e/o mattoni, riutilizzando, quando possibile, i conci di pietra squadrati rinvenuti sul posto. Le aperture non avranno il vano sottofinestra per garantire maggiore continuità alla struttura muraria. In capo al muro in pietra si realizzerà un cordolo che sarà anche appoggio del solaio in legno costituito da un'unica tessitura di travi di castagno con soprastanti pianelle in cotto di recupero oppure tavolato di castagno battentato. Dovranno essere predisposti, nel cordolo, dei vuoti in corrispondenza delle travi in legno che vi andranno inserite. Al di sopra si getterà una caldana con rete elettrosaldata collegata al cordolo. Su di essa si eseguirà un sottofondo alleggerito di buon spessore ( circa 10 cm.). Le dimensioni saranno quelle desumibili dal progetto strutturale. .


Prospetto a valle

AMPLIAMENTO
L'ampliamento concesso sarà realizzato in aderenza ma con autonoma struttura fondale e portante del tipo poroton spess. cm 37. Non vi saranno cornici e/o cornicioni a vista in mattoni. ma le aperture saranno riquadrate da spallette e piattabande in Il solaio intermedio ed il tetto saranno realizzati in legno e pianelle come nell'edificio antico. Il portico previsto avrà pilastri in mattoni zoccoli di recupero nella parte in vista e in muratura di pietra nella parte basamentale e nel pulvino che sorregge i puntoni. Ulteriori opere di muratura in pietra affiancheranno il poroton nelle parti indicate nei disegni. Questi muri potranno avere spessore inferiore ma dovranno essere ben collegati alla struttura. Anche il muro d'ambito del pergolato sarà in pietra con parte formata a sedile con spalliera. L'intercapedine prevista a monte, la cui consistenza andrà da valutata dopo gli scavi, sarà realizzata con strutture verticali ed orizzontali predisposte in modo tale da non trasmettere eventuali spinte orizzontali sulle murature dell'edificio sia nella parte antica che in quella nuova. La copertura dell'intercapedine sarà solidale al muro di contenimento e raccordata con giunto all'edificio.

Prospetto verso la strada

IMPIANTI
Gli impianti previsti con le necessarie protezione ( corrugati, coppelle ecc.) nel sottofondo delle pavimentazioni. Rdotte al minimo le tracce nella muratura portante sia a vista che intonacata. idro-termo-sanitario Tubi di rame e, per lo scarico, plastica ad innesto. L'impianto di riscaldamento a termosifone con corpi radianti in ghisa forniti di piedini, collettore complanare in ottone: caldaia gas butano-propano del tipo stagno situata all'interno dell'edificio. Predisposisizione con tubazioni ed attacchi a filo muro per climatizzazione. Unità motocondensante di sistemarsi all'esterno. elettrico-dati-tv I tratti a vista, le salite agli interruttori alle appliques ed ai punti luce a sofffitto realizzate con cavo intrecciato coperto di stoffa. Gli apparecchi di manovra di porcellana, montati su basetta di legno realizzata ad hoc con apparecchi Gambarelli in ceramica smaltata come all’inizio del secolo scorso.



Prospetto verso l'Abbazia di Farfa

FINITURE
Pavimenti in pietra o cotto ( pianelle o mattoni) di recupero , montato con malta di calce idralica. Tinteggiature a calce; zoccolini, rivestimento murale e filetti, ove previsto, a smalto. Nei bagni maioliche di recupero fornite dalla committenza. I pavimenti esterni con acciottolato annegato nella malta con eventuali ripartizioni dei campi con mattoni di recupero Gli infissi esterni in legno, con vetro semplice, verniciato.Eventuali persiane in legno con apparecchio a sporgere. Infissi interni in legno naturale di recupero e/o antichizzato .Il portoncino d'ingresso a due partite alla mercantile; rinforzato antiscasso, Al piano terreno, ed ove raccomandabile, grate in ferro ad occhio bottato.


Edificio Realizzato

L'angolo, la muratura, le piattabande e la cornice terminale di gronda


Tegole e Muri nel Paesaggio


Vista di tre quarti


Prospetto verso la strada